ROMA - L’ultima chiamata per Rio. Da domani a domenica Roma ospita il 53º trofeo Settecolli di Nuoto: grandi stelle internazionali e soprattutto gli azzurri al completo. Tra un mese e mezzo c’è l’Olimpiade e l’Italnuoto è ancora un cantiere aperto. La riga definitiva sarà tirata proprio dopo le gare di questi giorni, l’ultima parola poi spetterà al Coni.
CERTEZZE. Due atleti per gara, tempi limite fissati dalla nostra Federazione piuttosto bassi (in linea con l’idea di presentare una nazionale di alto livello) e due appuntamenti (i campionati italiani di aprile a Riccione e gli Europei di maggio a Londra) che hanno messo i primi punti fermi della squadra azzurra. In tredici hanno già ottenuto il pass per le gare individuali, tra loro ovviamente i grandi nomi del nuoto azzurro: Pellegrini (100 e 200 stile libero), Paltrinieri (1.500) a cui si sono aggiunti Detti (400 e 1.500) e Dotto (100 stile libero) sanno da tempo di poter preparare solo ed esclusivamente Rio e questo Sette Colli sarà una tappa intermedia e niente di più. E’ a loro che bisogna guardare per le nostre medaglie. In questi giorni ne approfitteranno per fare qualche sortita in gara inusuali per loro: Paltrinieri è iscritto anche ai 200 stile libero, Federica Pellegrini oltre ai "soliti" 100 e 200 stile libero, gareggerà anche nei 50 dorso.
IL GRUPPO. Il resto della pattuglia azzurra deve ancora prendere forma: «Mi aspetto delle risposte in questi giorni, soprattutto dalle ragazze della 4x200 e dai nostri velocisti: al momento soltanto Dotto è un livello sopra agli altri», spiega il ct Butini. Grande attenzione alle staffette: sono qualificate tutte e sei e il gioco delle formazioni è un tetris fatto di equilibri instabili: «Il regolamento delle Olimpiadi, poi, è particolarmente severo: non possiamo portare riserve da utilizzare in caso di bisogno: chi è a Rio deve gareggiare, quindi il quartetto con l’eventuale riserva deve garantire l’accesso in finale, altrimenti vorrebbe dire buttare via una staffetta».
NUMERI. Alla fine gli azzurri del nuoto a Rio dovrebbero essere una trentina, numero più, numero meno. Con l’inserimento - sempre con il placet del Coni che ha l’ultima parola - di uno o due giovani che avrebbero l’occasione per fare esperienza. La stella polare di Butini è Alessia Filippi: «Fece presenza nel 2004 e quattro anni dopo tornò con l’argento degli 800». Sara Franceschi e Ilaria Cusinato sono tra le papabili.
NOMI. Il totonomi lascia sempre il tempo che trova, la situazione sarà più chiara domenica sera ma qualche indicazione - risultati alla mano - è comunque emersa. Qui sotto riportiamo, gara per gara, tutti gli atleti già qualificati per le Olimpiadi. Alcuni hanno ottenuto il tempo limite che garantisce loro la presenza solo nelle staffette (sono indicati tra parentesi) ed è abbastanza scontato che li vedremo anche nelle gare individuali (Di Pietro e Ferraioli nella velocità a stile libero, per esempio. Toniato a rana, D’Arrigo nei 200 stile libero ed eventualmente anche nei 400). Ci sono alcuni azzurri che sono a un passo dal minimo olimpico in gare che non prevedono staffette (Trombetti nei 400 misti donne o Pizzini nei 200 rana uomini, tanto per citarne due) e l’obiettivo è quello di non lasciarli a casa. Cronometro alla mano, galleggiano comunque intorno alla quindicesima posizione mondiale che non è per niente disprezzabile, anche se Pellegrini e Paltrinieri ci hanno abituato bene. La Castiglioni, finalista mondiale nei 100 rana, ha avuto una stagione tribolata a causa di un infortunio (patito in nazionale, tra l’altro): pur essendo dietro alla rivale Carraro, ha ottenuto il minimo olimpico per la staffetta ed è un’altra carta da giocare.
REBUS ORSI. Il vero nodo a cinque cerchi è Marco Orsi. Un virus lo ha tenuto fuori dai trials di Riccione e dagli Europei di Londra. Prima dell’esplosione di Dotto (il primo italiano a scendere sotto il muro dei 48 secondi nei 100 stile libero) il nostro miglior velocista era lui: argento mondiale nei 50 in vasca corta, quinto a Kazan in vasca lunga nella stessa gara un anno fa, oro europeo nei 100 a Netanya in vasca corta. Sta recuperando e da tempo il ct gli ha garantito almeno il posto tra i quattro di una staffetta che ha bisogno di alzare il livello medio (fatta eccezione per Dotto, ovviamente) visto che quest’anno nessuno è sceso sotto i 49 secondi. La prima domanda è: come sta Orsi? Lo scopriremo in questi giorni e da lì partiranno tutti i ragionamenti: al momento può qualificarsi anche per la seconda casella dei 100 stile libero individuali, che è ancora libera. Se la giocherà con Magnini, Santucci e gli altri velocisti. Orsi però è fuori dalla gara nella quale sarebbe più competitivo: i 50 stile libero, assieme ai 1.500, ai 400 misti e ai 100 delfino sono le quattro gare “chiuse” con due azzurri che hanno già ottenuto il minimo per le Olimpiadi, rispettando i tempi richiesti dalla Fin. Nei 50 stile libero Dotto e Bocchia sono i qualificati di diritto: «Una qualificazione avvenuta sul campo e meritata» taglia corto Butini. Altra cosa sono le iniziative personali: fermo restando che Bocchia, a 30 anni, merita di godersi la sua avventura a cinque cerchi nell’unica gara sulla quale ha puntato tutto, resterebbe Dotto che affronterebbe i 50 in chiusura di Olimpiade, dopo i 100, la gara nella quale può giocarsi la finale e - speriamo - anche qualcosa di più. Nessuno chiederà a Dotto di rinunciare ai 50 per fare posto a Orsi, dovrebbe essere un’iniziativa personale e niente di più. Ma solo per pensare a un’eventualità del genere, è necessario un grande risultato da parte di Orsi in chiave olimpica.
IN ACQUA. DA domani si comincia. La concorrenza internazionale aiuterà ad alzare il livello: 52 nazioni partecipanti, Ruta Meilutyte (lituana, oro olimpico della rana) la stella di prima grandezza. Con lei le olandesi Dekker e Kromowidjojo. Tra gli uomini il sudafricano Van der Burgh, gli ungheresi Gyurta e Cseh: «E’ la 53ª puntata di una lunga storia - dice il presidente Barelli - il fatto che i grandi campioni di tutto il mondo vengano qui per testarsi in vista delle Olimpiadi ci rende orgogliosi. Sono certo che la nostra nazionale otterrà grandi risultati, soprattutto in chiave olimpica. Sono contento di come stiamo lavorando in tutti i settori». «La Fin è forse la federazione che ha ottenuto i risultati migliori in questi anni - dice Mornati, vice segretario del Coni e responsabile della preparazione olimpica - rappresenta il punto più alto del movimento sportivo italiano, abbiamo grosse aspettative ma senza ansia perché a Rio bisognerà lottare con altri 200 paesi».
Venerdì 24
Batterie (Raisport 2 dalle 9.30): 50 dorso F e M; 400 sl F e M; 100 rana F e M; 200 delfino D; 100 delfino M; 50 sl F e M; 1.500 F serie lente
Finali (Raisport 2 dalle 18.15): 50 dorso F e M; 400 sl F e M; 10 rana F e M; 200 delfino D; 100 delfino M; 50 sl F e M; 1.500 F prima serie
Sabato 25
Batterie (Raisport 2 dalle 9.30): 100 delfino F; 200 delfino M; 100 dorso F e M; 400 misti F e M; 100 sl F; 200 sl M; 50 rana F e M; 800 F serie lente; 1.500 M serie lente
Finali (17.45, Raisport 2 dalle 18.15): 100 delfino F e M; 100 dorso F e M; 400 misti F e M; 100 sl F; 200 sl M; 50 rana F e M; 800 F prima serie; 1.500 M prima serie
Domenica 26
Batterie (9.30): 200 dorso M e F; 50 delfino M e F; 200 rana M e F; 100 sl M; 200 sl F; 200 misti M e F; 800 M serie lente
Finali (18.15, differita Raisport due dalle 20): 200 dorso M e F; 50 delfino M e F; 200 rana M e F; 100 sl M; 200 sl F; 200 misti M e F; 800 M prima serie
I qualificati per Rio
50 sl M: Dotto e Bocchia
100 sl M: Dotto
400 sl M: Detti
1.500: Paltrinieri e Detti
100 dorso M: Sabbioni
100 delfino M: Rivolta e Codia
400 misti M: Turrini e Marin
4x100 sl M: Italia (Dotto, ?, ?, ?)
4x200 M: Italia (Dotto, Detti, D’Arrigo, ?)
4x100 mista M: Italia (Sabbioni, Toniato, Rivolta, Dotto)
100 sl F: Pellegrini
200 sl F: Pellegrini
100 rana F: Carraro
100 delfino F: Bianchi
200 delfino F: Polieri
4x100 sl F: Italia (Di Pietro, Ferraioli, Pellegrini, ?)
4x200 F: Italia (Pellegrini, Mizzau; ?, ?)
4x100 mista F: Italia (?, Carraro, Bianchi, Pellegrini)