ROMA - Un altro stop. Gabriele Detti, primatista europeo degli 800 stile libero e una delle nostre carte migliori ai prossimi mondiali di nuoto in programma a Kazan ad agosto, è di nuovo fermo. Assente ai recenti campionati assoluti a causa di un'infezione alle vie urinarie, l'azzurro era rientrato in acqua nei giorni scorsi. Nel momento in cui ha provato a forzare, si è dovuto fermare di nuovo. Ancora qualche giorno di riposo per il recupero completo e poi verrà stilata una tabella di marcia da qui ad agosto. Un peccato, perché Detti al 100% sarebbe in grado di giocarsi il podio. Ora invece il mondiale diventa un rebus. Il livornese aveva già saltato gli assoluti di Riccione, validi come selezione per i mondiali.
Sulla sua convocazione non c'erano mai stati dubbi: il ct Butini non aveva mai nasconsto di voler portare comunque a Kazan un atleta del suo valore e infatti Detti, con il compagno di allenamenti Paltrinieri, non avrebbe stravolto la preparazione cercando conferme a stagione in corso: il suo programma prevedeva la partenza per il collegiale in altura il 17 di questo mese, il ritorno a Roma l'11 giugno, la presenza al Sette Colli il giorno dopo senza la necessità di inseguire un tempo limite (cosa impossibile, dove 20 giorni di lavoro in quota). Tutto per essere in forma a Kazan. Ora questo nuovo stop complica il percorso, nei prossimi giorni sarà presa una decisione. L'idea è comunque quella di portare Detti in altura, visto che mancano 12 dodici giorni alla partenza e c'è il tempo per guarire definitivamente. L'alternativa è restare a Ostia e proseguire lì il percorso di recupero. Kazan è ad agosto, relativamente lontano. Il problema è che la sfortuna da un mese a questa parte sta impedendo a Detti di nuotare come dovrebbe e - soprattutto - vorrebbe. «Meglio ora che l'anno delle olimpiadi - dice prendendola con filosofia - però questo "ora" sta durando un po' troppo...»