NEW YORK - Autorizzare i giocatori a usare la marijuana a scopo terapeutico: è la mossa sorprendente a cui sta pensando la Nfl, la principale lega professionistica di football americano. I suoi vertici sono convinti che la cannabis sarebbe meglio dei farmaci antidolorifici attualmente presi dagli atleti. Una proposta choc, che arriva in vista del prossimo Superbowl che si terrà il 2 febbraio a New York. Si tratterebbe infatti di una vera e propria svolta per il mondo dello sport, dove prima d'ora mai si era parlato della possibilità di permettere l'uso della cannabis per alleviare il dolore causato agli atleti dagli incidenti durante le partite. E se molti osservatori sono rimasti sorpresi dall'annuncio del commissario della Nfl, Roger Goodell, per altri si tratta dell'ultima frontiera della liberalizzazione made in Usa delle droghe leggere, dopo l'apertura dei primi 'coffee shop' in Colorado. In particolare, alla rete tv Espn, Goodell ha detto che il divieto sull'uso della cannabis a scopo medico potrebbe essere eliminato in futuro, a partire dagli Stati Usa in cui la marijuana è stata già legalizzata. Attualmente l'uso della marijuana è proibito dal contratto collettivo della Nfl.
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