Campionato raffa. I milanesi sbandano a Salerno

La MP Filtri in giornata storta esce pesantemente battuta dai campi di Salerno. Ultime battute dei play off volo: scudetto in palio tra Perosina e Borgonese
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Un punto nelle ultime tre partite. La questione è raccolta tutta in questi pochi numeri. Tale è stato infatti il parziale che ha consentito, alla 17esima giornata della serie A della raffa, di tornare in corsa per lo scudetto alla Fashion Cattel di Treviso. Che addirittura avrebbe qualcosa di cui rammaricarsi, e non solo dopo sabato scorso. Ma andiamo per gradi.

La capolista MP Filtri perde sulle temibili corsie campane della Enrico Millo (foto), e perde forte. 3-0 il responso finale. Un passivo pesantissimo per i milanesi contro la formazione salernitana che in casa cambia come sempre faccia. In meglio. Tuttavia, sembra strano dirlo, ai meneghini poteva andare peggio. Sì, perché La Fashion Cattel approfitta solo parzialmente dell’ennesimo stop della concorrente, non andando oltre l’1-1 interno contro la solida compagine modenese della Rinascita. Non è la prima volta in questo campionato. I veneti restano dunque a tre lunghezze di distanza ma c’è ancora da giocare lo scontro diretto sui propri campi, e oltre a quello altre 4 partite. Insomma, la storia non è lunga ancora per entrambe, è lunghissima, e i nervi giocheranno come al solito il loro ruolo nel rush finale.

Il quesito, per i trevigiani, è quindi quasi scontato: punto guadagnato o due punti persi, sabato? “Diciamo che è stato un punto rosicchiato, visto che eravamo 4 set a 3 per loro. Però abbiamo perso una bella occasione”, afferma Giuseppe D’Alterio, punta di diamante campana del team veneto. È però da sottolineare l’assenza prolungata del fratello e capitano, Pasquale D’Alterio. “L'assenza di Pasquale sta pesando tantissimo. Anche se Pappacena lo sta sostituendo degnamente. Abbiamo perso un po’ di compattezza, perché a volte bisogna ricoprire ruoli non nostri”. Mancano però ancora 5 giornate al termine, compreso lo scontro diretto. “Sono tutte e 5 importanti e indispensabili perché, pur vincendole tutte, non è detto che arriviamo primi”. È presto per fare calcoli di qualsiasi genere ma in un angolo remoto della mente, quanto accaduto nella scorsa stagione, con la conclusione a suon di classifica avulsa, non può non fare capolino. Si vedrà. Torniamo intanto al presente: potrebbe rientrare anche l’Alto Verbano terza, ma non così lontana? “Io penso di sì perché hanno lo scontro diretto a favore e in caso di parità vincono loro”, considera D’Alterio, che poi ribadisce “noi fino a quando c'è la possibilità ci crediamo. Anche se sappiamo che sarà molto difficile”.

Passiamo alla sponda MP Filtri: è vera crisi o ancora tutto sotto controllo? Dalle fila ambrosiane non traspare nulla di particolare ma il presidente Sardella e la direzione sportiva blindano la squadra: per parlare con i giocatori bisogna passare per loro. Probabilmente un mezzo protettivo per tenere al riparo e concentrati i propri ragazzi in vista dello sforzo finale. Ci tengono eccome sotto alla Madonnina, dopo un inizio di stagione low profile da matricola e un crescendo culminato con un primo posto che dura ininterrottamente da oltre undici settimane consecutive, di cui otto in solitaria. Giusto? Eccessivo? Se sarà stata un scelta strategica azzeccata lo vedremo. Impossibile dar loro torto in ogni caso, se cercano di fare il massimo per salvaguardare il gruppo, a cinque passi dal traguardo.

INTERNAZIONALE RAFFA

A Plaintel, in Francia, è andato in scena un ottagonale per rappresentative nazionali senior in cui l’Italia del citì D’Alessandro ha schierato una formazione new wave inedita. Luca Mercanti, milanese, Niko Bassi, viareggino, e Aron Rocchetti, teramano, venti anni di media, non solo non hanno tradito le aspettative ma hanno anzi dominato autorevolmente sui campi del palabocce Les Coteaux, portando a casa il primo posto. Gli azzurri hanno sconfitto in finale gli storici rivali elvetici, lasciando a tutti gli avversari affrontati nel corso della competizione un solo parziale sui quindici totali disputati. Nel girone di qualificazione superate Algeria, Francia 1 e Svizzera. Nella seconda parte del torneo, a eliminazione diretta, Francia 2 in semifinale e nel match conclusivo, appunto, di nuovo la Svizzera. Slovacchia, Austria e un’ulteriore formazione bleus, le altre rivali.

PLAY OFF SCUDETTO VOLO

La prima volta. Non è il titolo di un film, ma la triplice conseguenza dell'esito dei match di ritorno delle semifinali del massimo campionato del volo condite da un alone tanto eroico quanto drammatico. Il successo bis della Perosina sulla Pontese e quello velenoso della Borgonese ai danni della Brb, accompagnano le due sfidanti per la prima volta nell'immediata anticamera della stanza del trono. Ma soprattutto storiche sono le altre due prime volte. Quella dell'assenza nel match conclusivo della Signora in rosso, la Brb, dopo ben sette finali consecutive, e quella della Borgonese approdata alla sua prima sfida scudetto, dopo la disputa della semifinale – proprio contro La Perosina – dello scorso anno a Loano.

Senza nulla togliere al team di Perosa Argentina, è stato il confronto Brb – Borgonese a catturare i riflettori. Specie dopo la risposta degli uomini di Aldino Bellazzini alla scoppola dell'andata. La vittoria sui campi di casa (15-9) e la conseguente disputa della bella ancora nel bocciodromo di Salassa, aveva assunto una sorta di effetto cassandrico. Ma non per la formazione di Piero Pettigiani che, abbandonate titubanze e remore di sorta, ha dapprima inchiodato sul pari i più titolati avversari, per poi estrarre il veleno dalla coda. Dopo circa sei ore di camera di consiglio è arrivata la sentenza. E' arrivata nella maniera più diabolica, più dirompente, più impietosa: quella dello spareggio, della sfida fra sei tiratori e sei puntatori. Dopo l'uno a zero firmato da Ariaudo (pallini falliti da Scassa e Grosso, accosto mancato da Deregibus), il tre a due con pallini di Matteo Mana e Ballabene, e punti di Eric Petric e Birolo, il doppio fallo sul piccolo bersaglio da parte di Kozjek e Bruzzone, ha consegnato a Capello la boccia più pesante. Lui l'ha scaldata per alcuni secondi, poi l'ha accompagnata con il cuore e lo sguardo fin dentro al cerchio, per il quattro a due che ha regalato la finale alla Borgonese.

Minori le tensioni che hanno pervaso la sfida di ritorno fra La Perosina e Pontese. Anche se il parziale di 9-7 non aveva ancora sciolto le speranze trevigiane. Speranze assottigliate poi da Cavagnaro-Grattapaglia, implacabili su Causevic-Marcelja (39-29) nel combinato, e spezzate definitivamente dalla coppia Carrera (superbo con accosti esasperanti per il bomber Janzic e Ziraldo) – Manolino (alta la sua media in bocciata), e dal solista Melignano alle prese con Sever. Per La Perosina sarà la sesta finale, dopo lo scudetto 2007.

SCUDETTO SERIE B VOLO

La finale del campionato di serie B del volo ha visto il trionfo del Masera che ottiene la promozione in serie A grazie al successo per 16-6 nei confronti di Rosta. Nel bocciodromo ligure della Loanese nelle due semifinali le piemontesi Masera e Rosta avevano sconfitto rispettivamente i friulani della Quadrifoglio (12-10) e i veneti del Belluno (12-10).

MASTER PETANQUE

Sono intanto decollati i tornei dei Master di A e di B. Nella massima categoria maschile si è imposta la coppia mista Steven Laforè Bresciani (Vita Nova) – Loris Olivero (Vignolo), superando l'ultimo ostacolo costituito da Alessio Cocciolo – Silvio Squarciafichi dell'Abg Genova (13-9). Incertissime le semifinali che hanno visto soccombere per 13-12 il tandem Marco Sacco (Casanova) – Saverio Amormino (San Giacomo) e con identico punteggio Davide Galaverna (Buschese) – Luca Palmero (Auxilium), rispettiavemente contro Laforè e Cocciolo. Nella “A” rosa successo delle liguri del San Giacomo, Rosa Greco – Simona Bagalà. Nulla da fare per Irma Giraudo – Sara Dedominici della Valle Maira, sconfitte 13-10. Sul terzo gradino sono finite le coppie Stefania Trucco (Pontedassio) – Silvana Greco (Abg Genova), battute 13-10 dalle valligiane, e Vanessa Romeo -Maria Giovanna Golgo del Dlf Ventimiglia, superate 13-12 dalle imperiesi.


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