COPPA CAMPIONI VOLO
In una sfida dal sapore sloveno si è celebrato a Savigliano, in casa della Vita Nova, l'epilogo della ventisettesima edizione di Coppa dei Campioni. Alla fiera dell'Est la Pontese non ha comprato un topolino per due soldi, come canta Branduardi, ma si è fatta incoronare regina d'Europa. Se per il club trevigiano di Cordignano si tratta della seconda Coppa, per l'Italia significa portare a ventidue i successi nella competizione continentale. Resta ancora a bocca asciutta La Perosina, che un maladrino sorteggio ha opposto alla Pontese, e mastica amaro il Cro Lyon, favorito dai pronostici, ma le cui ambizioni sono rimaste seppellite sotto il coraggio, la grinta e il cuore del Lokateks Trata, oltre al pallino colpito allo scadere da Mozina nel match a terne.
E' stato l'italico confronto di semifinale a mostrarci la voglia matta della Pontese. Una squadra talmente rapace da impadronirsi subito di ogni attimo di partita col piglio determinato di chi ci crede fino in fondo. Prove ne sono le battute conclusive della staffetta, il pallino di Janzic (foto) per far suo il tiro di precisione, il successo di Ziraldo nel progressivo nonostante nell'ultimo minuto fosse sotto di tre bocciate. Tutti segnali che nell'ultima tornata di prove, laddove La Perosina si era esaltata contro la Brb, hanno acuito ulteriormente il divario fra le contendenti, mostrando una Pontese a petto in fuori, mai in difficoltà, scalfita soltanto da un Melignano già superbo nel combinato contro Causevic ed altrettanto efficace nel testa a testa con Janzic.
Sicuramente meno intensa sotto il profilo delle tensioni e delle emozioni la finale molto slovena, fra il team italiano e quello del Lokateks Trata. La formazione di Skofja Loka , conscia di non poter competere nelle prove di corsa, ha orgogliosamente provato a cercar punti altrove. Nel tiro di precisione ha trovato due inflessibili Sever e Janzic (con pallini finali), mentre nel combinato ha catturato due punti con Vehar. Ha provato ad imitarlo Premru, ma il Causevic dei tempi migliori glielo ha negato. In quel momento la Pontese era virtualmente campione, ben sapendo che i due successivi tiri progressivi si sarebbero tramutati nella passerella verso il tetto d'Europa.
Dario Buset, patron e giocatore del club trevigiano, ha celato a fatica l'emozione. “Non posso che esprimere la mia grande soddisfazione – ha detto a risultato acquisito – per essere al top in Italia e in Europa. Al di là dei grandi meriti dei giocatori, vorrei fare un grande complimento a Roberto Scarpat che in questi mesi ha dedicato tutto il suo tempo per allenare i ragazzi che erano fuori forma. Lascio a lui ulteriori commenti“. Il sanguigno tecnico dei campioni si passa una mano sull'onesta pelata e sottolineando il fatto che la squadra ha dato il massimo, fa eco alle parole di Buset. “In effetti – dice – negli ultimi due mesi sono andato avanti e indietro in Slovenia per correggere lo stile di Causevic a punto, e anche il tiro di Sever. Due volte la settimana, al mattino, anche con Ales (Borcnik, ndr) prima che entrasse a scuola. E ancora prima negli allenamenti con Ziraldo. Questo successo è frutto del duro lavoro che abbiamo sostenuto tutti e qui siamo arrivati per vincere. Dovevamo migliorare nelle prove tradizionali e mi sembra che ci siamo riusciti alla grande. Come tecnico sono più che soddisfatto e ringrazio i ragazzi per avermi seguito”.
Slovena è stata pure la società organizzatrice della Coppa Europa al femminile dove sulla dodicesima edizione della competizione continentale ha posto il sigillo la francese Saint Vulbas. A Idrija l'italiana Florida è stata costretta ad arrendersi in finale sotto i colpi di Barthet e socie. I tre punti conquistati da Serena Traversa (pari nel combinato) e Valentina Basei nell'individuale, hanno salvato l'onore azzurro. In semifinale le ragazze dirette dal tecnico Enrico Bravo avevano prevalso per 12-6 nei confronti delle slovene del Krim, mentre nel match concomitante il Saint Vulbas si era abbattuto (16-2) sul club organizzatore della final eight, il Kolektor. Per la Florida, oltre alle citate Traversa e Basei, sono scese in campo Gaia Falconieri, Chiara Botteon, Cinzia Francescon, Veronica Piccoli e Chrystal Zanette.
CAMPIONATI ITALIANI PETANQUE
Diego Rizzi è il re dei solisti della petanque. A Ventimiglia il portacolori della Biarese ha superato in finale Silvio Dalta dell'Abg (13-5) fregiandosi del titolo italiano della massima categoria. Bronzo per Mauro Martino (Valle Maira) e Silvio Squarciafichi (Abg). La corona al femminile della “A” è finita sul capo di Simona Bagalà del San Giacomo. L'imperiese si è imposta per 13-2 a Valentina Petulicchio (Abg). Per entrare in finale avevano superato gli ostacoli Jacqueline Grosso e Rosa Greco. Nella categoria B ha vestito il tricolore Franco Parola (Vignolo). Dopo aver sconfitto in semifinale Raffaele Montaldo (Ronchese), non ha lasciato scampo neppure a Sergio Demaria (Valle Maira) prevalendo per 13-9. Trionfo genovese nella cadetteria rosa grazie al primo e secondo posto della S.Margherita Marassi con le B Maria Assunta Di Miceli e Maria Lucia Francia. Sul terzo gradino Emilia Dossetto (Costigliolese) ed Eliana Vinotti (Pontedassio). Piero Barrese della Pompeiana è il nuovo campione italiano della categoria C grazie al successo in finale nei confonti di Nicola Squarciafichi (Dlf). Bronzi a Massimo Mammoliti (Petanque Ventimiglia) e Alex Marro (Caragliese). Nella categoria D ha svettato Marco Biggi (Affrico) imponendosi a Michele Grenci (Ponchielli) per 13-5. Luca Monaco (S.Margherita) e Guido Francioli (Canavese) si sono consolati con il bronzo. E' stata la Caragliese ad aggiudicarsi il titolo nazionale di società giovanile superando sul filo di lana l'Auxilium Saluzzo.
A vincere il campionato di società giovanile è stata la Caragliese di Cuneo che in finale ha avuto la meglio sull’Auxilium di Saluzzo.
GARE NAZIONALI RAFFA (11-12 giugno 2016)
Numero simbolo del fine settimana della raffa, il due. È stato così per il 5° Memorial La Marca organizzato dalla San Francesco di Napoli, due gare nazionali distribuite tra il sabato e la domenica. È stato così anche a Brescia con il Memorial Bonomi del Circolo Acli di S. Andrea sabato, e il Trofeo Bertoli indetto dalla Benaco Dancelli il giorno dopo. Le gare poi si sono sdoppiate anche la domenica, con i due tornei juniores denominati 13° Trofeo Città di Tolentino, Macerata, realizzati dalla società omonima. Inoltre, dulcis in fundo festivo, altre due manifestazioni di rilievo: il 35° Trofeo Bar Cardelli di Ancona-1° Memorial Boria, orchestrato dalla storica società marchigiana, e il 3° Memorial Grillini dalla G. Pisanelli di Rieti. L’appuntamento campano del sabato per l’occasione si chiama Aspettando il 5° Memorial La Marca, 80 coppie (ancora il due) di categoria A e B. 12-1 il punteggio con cui si aggiudicano la finale Carmine Santonicola e Giuseppe Cappuccio della Cacciatori di Salerno, contro Raffaele Capasso e Raffaele Catuogno della Santa Chiara di Napoli. Nella competizione lombarda le formazioni in gara sono addirittura 120. A spuntarla al fotofinish, dopo una dura battaglia, il duo “veneto” Giovanni Scicchitano e Roberto Signorini della Villafranca di Verona. 12-11 su un’altra coppia di prestigio: Marco Luraghi e Ferdinando Paone della Caccialanza di Milano. La domenica i primi a concludere le proprie fatiche sportive sono gli juniores. Fabio Battistini, Oikos Fossombrone, Ancona, fa suo il torneo di Tolentino riservato agli under 18 superando in una finale “interna” Andrea Sperati, 12-6. Negli U15 è invece Marco Principi della Lucrezia di Pesaro Urbino a battere con lo stesso punteggio Matteo Recchia della Primavera di Frosinone. Nella competizione anconetana poi, 96 formazioni di A, la supercoppia Mirko Savoretti e Gianluca Formicone della Virtus L’Aquila firma la finale con un perentorio 12-2 inferto a Gianluca Monaldi e Fernando Rosati, Montegridolfo Rimini. Nel “vero” memorial napoletano, unica individuale, con 112 iscritti di A, scontro fra big: Alfonso Nanni della Boville di Roma supera 12-10 il campano Giuseppe D’Alterio dell’Alto Verbano. A Rieti a prevalere nettamente è il duo Paolo Puliani e Davide Riccardi della Kennedy di Roma, 12-1 su Sandro Capitanio e Antonio Vecchio del DLF di Cassino. Ancora a Brescia infine, è la coppia Sergio Pezzotti e Angelo Felice Tonoli della EU Sersar a conquistare il primo posto. 12-7 su Christian Marzocchi e Daniel Tarantino della Rubierese di Reggio Emilia.