MILANO - Lutto nel mondo dell'atletica italiana. E' morto oggi a 96 anni Carlo Monti, sprinter azzurro degli anni Quaranta, giornalista e scrittore. Monti si consacrò nel 1940 vincendo il primo titolo italiano assoluto sui 100 metri in 10"5, ma nella sua carriera di atleta abbastanza maltrattato dalla sorte, come si definiva, dovette rinunciare a due Olimpiadi, annullate per la seconda guerra mondiale. Nel 1946 conquistò il bronzo europeo dei 100 metri a Oslo, arrivando in Norvegia quasi fuori tempo massimo dopo un viaggio aereo quanto mai avventuroso. Quando finalmente riuscì a partecipare ai Giochi olimpici, nel 1948 a Londra, ottenne la medaglia di bronzo nella staffetta 4x100, assieme a Michele Tito, Enrico Perucconi e Antonio Siddi. Otto titoli tricolore nei 100 e nei 200 metri, Monti è stato atleta di spicco con la maglia dell'Unione Sportiva Milanese e poi con quella della Pro Patria e della Nazionale. Laureato in chimica, come sottolinea il sito della Federazione italiana atletica leggera, Monti è stato anche un apprezzato 'cantore' delle vicende dello sport come giornalista e scrittore, e nel 2009 ha raccontato i primi cento anni della 100 km di marcia nel libro 'Cento per Cento'. Giornalista pubblicista, è stato storico tesoriere dell'Ussi. Raccontare lo sport è anche il mestiere di suo figlio, Fabio Monti, firma del Corriere della Sera. Il presidente della Fidal, Alfio Giomi, a nome del Consiglio federale e di tutta l'atletica italiana, esprime le più sentite condoglianze alla famiglia in questo momento di profondo dolore. «Carlo Monti - è il ricordo di Giomi - sarà per sempre l'uomo simbolo di un'atletica elegante, figlia di una generazione risorta dalla tempesta della Seconda Guerra Mondiale. Le sue medaglie sono già storia del nostro sport, il suo modo di fare garbato e discreto l'impronta di uno stile che non potrà mai essere d'altri tempi».
In questo momento di grande dolore, il Direttore Editoriale Xavier Jacobelli e la redazione del nostro sito sono vicini a Fabio Monti, prestigiosa firma del Corriere della Sera, figlio di Carlo, indimenticabile campione e galantuomo.