Presentata al Salone dell'auto di Parigi nel 1948, la 2CV, che diverrà uno dei simboli iconici per eccellenza di casa Citroën, ha avuto una genesi lunghissima. Il progetto T.P.I. (auto piccolissima) nasce addirittura nel 1934 e prende definitivamente il via l'anno seguente, dopo la morte di André Citroën, con delle specifiche a dir poco particolari: una vettura che possa trasportare due contadini in zoccoli e 50 kg di patate, o un barilotto di vino, a una velocità massima di 60 km/h e con un consumo di 3 litri per 100 km. Le sospensioni devono permettere l'attraversamento di un campo arato con un paniere di uova senza romperle, e la vettura dovrà essere adatta alla guida di una conduttrice principiante e offrire un confort indiscutibile. Facile da riparare e manutenere, dai costi ridotti e un'ultima raccomandazione: dovrà essere possibile salire e scendere con un cappello in testa. Il progetto, sospeso durante la seconda guerra mondiale, ebbe una svolta decisiva grazie al lavoro sulla carrozzeria (non richiesto) di Flaminio Bertoni e sul motore di Walter Becchia. I due, non lo sapevano, ma stavano creando una leggenda che sarà in produzione ininterrottamente fino al 1990.