FROSINONE - Il miracolo sportivo non è riuscito a Stefano Colantuono, terzo tecnico stagionale della Salernitana (dopo Pippo Inzaghi e Fabio Liverani) che è aritmeticamente retrocessa in Serie B dopo il ko per 3-0 incassato a Frosinone nell'anticipo della 34ª giornata di Serie A. "È difficile commentare questa partita - dice il tecnico granata dopo la partita del 'Benito Stirpe' -. Tre gol di differenza mi sembrano tanti per quello che si è visto, ma il calcio è strano. Alcuni episodi un po' dubbi potevano essere valutati diversamente. È un'annata particolare, è successo quello che volevamo rimandare: cambia poco, ora si riparte per finire il campionato".
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Salernitana in B, le parole di Colantuono
"La società sta ragionando da tempo su quello che potrà essere il futuro - aggiunge poi Colantuono ai microfoni di Sky Sport -. Ma ora c'è da finire il campionato: non avevamo tante speranze, quindi dobbiamo continuare a giocare. Qui c'è una società importante e c'è una tifoseria che non è retrocessa. I tifosi sono stati encomiabili ed esemplari ovunque. A volte da cadute rovinose si può costruire un futuro più bello".
Colantuono sul futuro di Tchaouna
Su cosa è mancato all'ambiente questo è il giudizio dell'allenatore: "Ero in società e ho vissuto da vicino la Salernitana, però facevo altro. In questa stagione ci abbiamo messo del nostro, abbiamo commesso degli errori e c'è stata anche tanta malasorte. Ora è inutile pensare a quello che è stato fatto, c'è tempo per ricostruire in un ambiente sano. È inutile piangere sul latte versato". Una delle poche note positive della stagione è rappresentata da Loum Tchaouna: "Ha margini di miglioramento ampi perché è un ragazzo di 20 anni. Credo abbia bussato più di qualcuno per lui, ma sul suo futuro - conclude Colantuono - deciderà la società".