De Rossi prima di Napoli-Roma: "N'Dicka gioca, vogliamo vincere come la femminile"

L'allenatore giallorosso alla vigilia della sfida del Maradona: "Evan e Mancio avranno di fronte uno dei più forti al mondo. Il nostro calendario non è facile per niente"
Chiara Zucchelli
6 min

Dici Daniele De Rossi e dici Napoli e Roma femminile e subito pensi al passato: a quando giocava all'allora San Paolo ed era uno dei più fischiati e a quando tenne a battesimo la Roma femminile, nel 2018, a piazza di Spagna. Sei anni dopo tutto è cambiato: le calciatrici sono al secondo scudetto consecutivo, lui non gioca più ma allena. E con ottimi risultati. Domani torna per la prima volta a Napoli, da allenatore, e il ricordo va - anche - ai tanti match in cui era in campo e non in panchina. Ma prima le notizie: N'Dicka non solo è convocato, ma sta bene e giocherà. Lo dice lo stesso De Rossi ai media del club: "Non ha paura nei contrasti, si allena normalmente e a parole mi ha detto di non avere problemi. Lui e Mancio avranno davanti Osimhen, uno dei più forti al mondo. Non sarà facile, il Napoli non è più ingiocabile come lo scorso anno, ma è un avversario bello tosto". La mente allora torna un po' indietro: "Quando ho lasciato la Roma ho detto che mi sarebbero mancati i nostri tifosi e anche quelli avversari. A Napoli c'era odio sportivo, mi facevano sentire importante e so che domani ci aspetterà un ambiente caldo". Dal passato al futuro, De Rossi si complimenta con la Roma femminile, campione d'Italia per la seconda volta, e ammette: "Brave, bravissime, bravissimi tutti. Noi le guardiamo con ammirazione, un pizzico d'invidia e speriamo di emularle presto. Vogliamo anche noi vincere qualcosa di importante".

De Rossi prima di Napoli-Roma, tutte le sue parole

Di certo, il calendario non semplice non aiuta, ma Daniele non si nasconde: "Non ci aiuta, è vero. Ma io sono partito qua tre mesi fa e se mi avessero detto: sei quinto a quattro punti dall'Atalanta e a sei dalla Lazio ci avrei messo la firma, abbiamo riacceso la corsa, non è più un sogno ma qualcosa di reale. Sicuramente abbiamo un calendario difficile che non è facile per niente, ma anche i nostri avversari hanno un po' sofferto a volte anche con le squadre di bassa classifica, a fine campionato può succedere. Quindi vediamo che succede". In questo mese, da vivere tutto d'un fiato, la Roma domani gioca a Napoli che non è neppure lontano parente di quello dello scorso anno, ma è avversario da non sottovalutare: "Noi non abbiamo fatto niente, abbiamo rimesso le cose a posto magari, ma non vogliamo sentirci rilassati. Il nostro è un traguardo molto difficile da raggiungere, domani vogliamo fare un altro passo in quella direzione". Sul Napoli, De Rossi spiega: "La difficoltà maggiore in questo momento è quella di preparare tantissime ravvicinate, avere pochi giorni per prepararle ed avere avversari forti come il Napoli in questo caso, come il Bologne e l'Udinese, e tutte le prossime. Servirebbero forze fresche, ma nella maggior parte dei casi anche gli altri hanno tanti impegni. Non ci piangiamo addosso, è una partita che sarà molto difficile perché incontriamo forse l'unica squadra che come livello di giocatori sta vicino all'Inter. L'anno scorso erano ingiocabili, quest'anno hanno avuto delle difficoltà ma andiamo ad affrontare una squadra tosta".

De Rossi e la coppia Azmoun-Abraham

Possibile, con Lukaku rimasto a casa, come Smalling, vedere di nuovo Azmoun e Abraham insieme? Lui non si sbilancia: "Si è trattao di un esperimento interessante, anche se pensiamo al fatto che abbiamo un altro attaccante della stessa struttura come Lukaku. Ho fatto lo stesso esperimento anche a Frosinone e non era andato benissimo secondo me, anche a causa mia. Non avevamo preparato bene questa coppia. È qualcosa di ripetibile nei momenti in cui vuoi fare gol e vuoi portare presenza e centimetri in area. Anche dall'inizio si può partire così, a patto che ci sia un'organizzazione diversa che possa sorreggere questi due attaccanti. Non lo provi tantissimo. In futuro dobbiamo essere pronti ad avere questa soluzione con qualche nozione tattica in più".

De Rossi e i complimenti alla Roma femminile

Infine i complimenti sinceri, e non di facciata, per la Roma femminile: "C'è grande orgoglio e anche un un pizzico d'invidia. Ho parlato ieri sera con Spugna e Bavagnoli siamo molto orgogliosi di loro. Se mi fai ricordare quella scalinata che abbiamo sceso insieme io ed Elisa Bartoli, sono felice proprio per loro. Il primo giorno erano intimorite un po' da noi, era tutto nuovo per loro. Adesso devono loro a metterci a nostro agio perché sono loro le vere campionesse che portano gloria qui a Roma. Siamo contenti per loro, non vediamo l'ora di eguagliarle facendo qualcosa di importante per la squadra. Il calcio femminile sta crescendo molto, anche le calciatrici più giovani sono di valore assoluto È un movimento importante anche per il calcio maschile. Spesso incontro Elena Linari e parliamo, sono ragazze malate di calcio quanto i calciatori. È giusto che abbiano il loro spazio di riconoscimento e il loro onore come in questi casi quando si vince".


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