Le parole di Savi ai Pm
Savi arrivò al Milan nel 2018 come consulente del fondo Blue Skye (l’acerrimo nemico di Elliott che ha innescato, con un esposto, le indagini) ed è rimasto nell’organigramma fino ad oggi, attraversando le gestioni Elliott e RedBird. Cos’ha detto Savi ai pm? Intanto ha parlato del famoso “documento” interno in cui si tratteggiavano i contorni di un’ipotetica operazione con investitori terzi, citato nel decreto e che molti si chiedevano come fosse pervenuto ai pm. In realtà era dunque una bozza di lavoro di RedBird, circolata internamente e inviata a Savi. Questi l’avrebbe definita “strana” nel colloquio con gli inquirenti, poiché vi si delineava l’alienazione a terzi di una quota del vendor loan, anziché di una quota azionaria di RedBird il quale, dal canto suo, non avrebbe informato Elliott di queste ipotesi di lavoro. Dal passaggio in questione non si legge tuttavia chiaramente come ciò corrobori l’impianto di un’influenza dominante di quest’ultimo sulla gestione del club. Oltre a questo particolare, Savi avrebbe alluso alla presenza nel CdA del Milan, sotto la gestione RedBird, di ex manager del fondo Elliott (Furlani e Cocirio): circostanza nota perché citata anche nel decreto di perquisizione dei pm.